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[-.Degnerai’.-]

Degnerai questo racconto di un titolo,
degnerai il tempo di un racconto.

Darai trama e significato, darai giudizi e risposte
ai fatti ai segreti.

Degnerai un nome tanto intriso di lacrime e gioie,
lo degnerai di esistere, almeno nella memoria
lo onorerai con scelte e rivelazioni.

Degnerai il tempo di uno sguardo, lo ringrazierai di averti insegnato,
lo onorerai per ciò che ti è dato.

Non rinnegare tutti gli dei che sono accorsi a darti dei momenti,
degli istanti.

Degnerai la vita tutta e l’ intelligenza di
quell’istante di quel minuscolo tempo
di rivelazione, di espressione.

Potrai guardar in faccia non le persone ma
il destino e raccotar tutto ciò che senti.

Sai il destino non ha obblighi ne regole.

Degnerai di un pensiero concreto,
smetterai di prenderti burla e di donare silenzi.

Se si potesse rinchiudere il tutto in una teca di vetro,
vorrei poter ammirare anni e fatti sensazioni ed emozioni, vorrei
potessero essere ammirate ognuna con le proprie forme
esse splendide sia viola che azzurre,
splendide sia dolci che amare,
vorrei ammirarle con tutto il rispetto che esse necessitano.

Degnare e degnarsi, la più grande
forma di rispetto all’intelligenza.

Donare un istante e far due chiacchere
con quella strada che pesti, con quell’albero che tocchi
mentre cammini verso l’orizzonte,
in questo viaggio dove si urla verso il vuoto
e tutti ad attendere l’arrivo
ad attendere l’annunciato.
Poi li a guardarlo passare,le promesse di quell’istante
disdegnate da un’altro annuncio.

Una bugia non è quella che racconti a
qualcuno che presto ti smentirà, ma è
quella che racconti a te stesso, e che rieccheggierà
nell’aria a dar forma
ad un vortice azzardato
ad un istante sprecato.

Degnerai il buon nome delle buone cose
di veder le loro complementari.

Degnerai le persone di completezza,
farai la tua parte mettendo i tuoi colori nella tela.

Degnerai te stessa di un titolo di una
trama e di un finale, degnerai la tua
opera di profondità.

Degnerai questa musica di tutte le note
ma senza alcuna celare, la degnerai
di arrivare a scaldare il cuore
di chi con te l’ha creata.

Degnerai il rispetto di un cuore
degnerai il sorriso e il dolore,
piangerai le cose da piangere
e riderai le cose da ridere.

Degnerai la vita tutta,
la degnerai nella tua memoria
e in nome di una bellissima e struggente sconfitta.

Parlerai, penserai, piangerai e sorriderai
a tutte le vibrazioni del mondo.

Lo strumento più bello è il
più sincero, colui che da solo può
colui che scrive dipinge e suona, colui
che come un albero di sole si nutre
e di ombra si degna.

L’ombra dei due o l’una, il nome è un’altra storia,
la degnerai di uno sguardo e di una carezza
ancor prima di abbandonarla.

Avrai il coraggio di vivere quella separazione
con gli occhi tutti a guardare uno
splendore, ti avvicinerai sussurrerai
una parola che da sola riassume l’universio in
un atomo e la lascerai andare
ma senza mai distogliere lo sguardo
senza nascondere un’emozione

la degnerai dei tuoi occhi su di lei mentre altre forze se la portano
via mentre altre storie la richiederanno.

Lo degnerai di un attimo di utopia
perchè cos’è in fondo la felicità,

un’utopia che conferma le

proprie regole con istanti degni

di essere immensi.

Luca Pravato

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